SAN FRANCESCO ALLA SCARPA, in origine lambita dal mare, sorse al posto della cappella di santa Caterina, ceduta nel 1220 dai Dottula ai Frati Minori e da questi inglobata nella nuova chiesa come base del campanile ora distrutto. La costruzione, lentissima, si protrasse per secoli; dopo il sisma del 1631 fu necessario un consistente intervento di ristrutturazione. Fu adibita ad uso militare per parte francese (1798-1815), borbonica (1815-1860) e dopo l'Unità d'Italia, fino al 1943 quando accolse le truppe inglesi. L’edificio subì gravi danni con l'esplosione di una nave da carico alleata, il 9 aprile del 1945; in seguito venne destinato a diventare centro di raccolta di profughi. Interessantissimo sito archeologico, con tracce dell'Età del Bronzo e resti di una domus di età repubblicana, è attualmente sede della Soprintendenza ai Beni Artistici, Storici e Demoantropologici della Puglia. 

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