PIAZZA MERCANTILE SEDILE DEI NOBILI o Palazzo del Sedile fu costruito intorno al 1543 (ma alcune fonti lo citano già nel '400), quale sede del Consiglio dei Nobili e dei Primari, equivalente all'attuale Consiglio comunale. Era quindi il cuore della vita amministrativa, con la Cancelleria comunale: vi prendevano possesso della carica il sindaco e il mastrogiurato, responsabile dell'ordine pubblico e vi teneva udienza la Regia Corte. Distrutto da un incendio, nei primi anni del Seicento il palazzo fu ricostruito con l'inserimento dell'orologio (il primo in Puglia - 1604); subì vari interventi nel Settecento, fra cui la realizzazione della loggia superiore. Nel 1820 fu trasformato in teatro, fino alla realizzazione del teatro Piccinni; nel 1835 fu abbandonato per timore di crolli. 

COLONNA DELLA GIUSTIZIA, chiamata dai Baresi "colonna infame", era la gogna cittadina, presso la quale venivano incatenati ed esposti al pubblico ludibrio i debitori insolventi, i bancarottieri e i falliti. Su un basamento di quattro gradoni concentrici sorge la colonna di marmo bianco sormontata da una sfera; alla base un leone di pietra accovacciato reca sul petto un collare con incisa la scritta Custos Iusticiae, custode della giustizia. Il leone è di epoca romana (I sec. a.C. - I sec. d.C.), ma l'origine del gruppo è incerta: forse, voluto dal viceré spagnolo Pietro di Toledo, risale alla metà del Cinquecento, oppure, ricordo dei Veneziani liberatori dai Saraceni, risale al 1000 circa. FONTANA DELLA PIGNA del '600, era sormontata da una pigna in bronzo. È detta anche fontana delle quattro facce. CASA DI NICCOLÒ PICCINNI in vico Fiscardi, adiacente alla Piazza Maggiore, oggi Piazza Mercantile. Nel catasto onciario di Bari del 1753 si legge infatti che la famiglia di Onofrio Piccinno ("professore di violino" e padre di Niccolò) "abita in casa d'affitto delli Rev.di Padri Teresiani sita nella strada detta la strettola di Viscardo... nil possidet". Lo scultore e tenore barese Gaetano Stella, ultimo proprietario privato dell'immobile, lo vendette a prezzo simbolico al Comune di Bari nel 1954 perché divenisse Museo di cimeli di Niccolò Piccinni. La struttura è stata inaugurata solo nel 1997, alla presenza della francese Claudine Piccinni, discendente diretta del musicista. Attualmente il Comune di Bari ne ha affidato la gestione al Conservatorio di Musica di Stato "Niccolò Piccinni" per avviare l'attività del Centro ricerche musicali "Casa Piccinni". PALAZZO DELLA DOGANA conserva lo stemma di Isabella d'Aragona, che ne volle il restauro nel '500.

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